Viste le ultime caratteristiche introdotte da Google nella sua omonima applicazione per iOS verrebbe spontaneo chiedersi come mai non si chiami “Google Now for iOS” vista la quasi perfetta emulazione delle caratteristiche presenti su Android.
Comunque la si voglia chiamare, Google Search ha decisamente raggiunto un livello di accuratezza e completezza delle informazioni degno di nota e davvero molto vicino a quanto possono sperimentare gli utenti Android.
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La Versione 3.1.0 introduce una mole considerevole di novità tra cui il tanto atteso supporto per le Notifiche, i Promemoria, ed una nuova interfaccia a schede che rende la consultazione molto più agevole e fluida.
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Il tutto viene reso a dir poco perfetto dall’integrazione tra Google e il sistema di Notifiche di iOS, permettendo così all’utente di ricevere pratiche informazioni circa meteo, traffico, impegni e promemoria prima ancora di avviare l’applicazione.
Sebbene risulti estremamente simile a Siri per molti aspetti, Google Search può avvalersi dell’enorme supporto fornito dal database di ricerca Google nonché delle apposite webapp per integrare ed elaborare i dati richiesti dall’utente con maggiore precisione e maggiore dinamismo.
Purtroppo alcune delle funzionalità avanzate introdotte in questa versione sono attualmente disponibili solo negli Stati Uniti: gli utenti italiani infatti riceveranno uno sgradito promemoria a seguito della tentata attivazione di Google Now recante la dicitura “Google Now non è disponibile in questo paese”.
È un vero peccato non poter utilizzare appieno il servizio Google Now, che per gli utenti statunitensi mette addirittura a disposizione un servizio di smart listening del tutto simile a quello dei Google Glass: basta infatti pronunciare la frase “Ok Google” per attivare l’interfaccia di ricerca di Google Now ed iniziare ad interagire con essa per fissare promemoria, eventi nel calendario e ricerche programmate in modo del tutto simile a quanto avviene attualmente tramite Siri.
La forza di Google Now risiede anche nella possibilità di eseguire una serie di operazioni “non convenzionali” basate su ricerche programmate e correlazioni tra le informazioni di localizzazione e quelle presenti in Google Maps: ad esempio l’utente può richiedere che Google lo informi non appena un determinato album musicale o un determinato film siano disponibili all’acquisto e l’applicazione provvederà ad eseguire periodicamente una ricerca in background fino al raggiungimento del risultato desiderato.
In maniera analoga attivando i servizi di localizzazione l’applicazione ci fornirà automaticamente tutte le informazioni circa corse ed orari dei mezzi di trasporto pubblico più vicini a noi come metropolitane, autobus e treni.
Speriamo sinceramente di poter utilizzare appieno Google Search e tutte le sue relative funzioni quanto prima anche in Italia, anche per poter effettivamente comparare il servizio offerto con le funzioni native di Siri che, bisogna ammetterlo, in iOS 7 ha davvero fatto “passi da gigante” rispetto al passato.
Fonti :